lunedì 25 giugno 2012

Cattive notizie sull'affido

Riporto qui un articolo che ho letto sull'Unità online giorni fa.
Battaglia delle donne contro il nuovo affido 
È cominciata in senato la discussione sul ddl 957 che modifica l'affido condiviso dei minori e che sta sollevando obiezioni e polemiche tra le associazioni di donne, avvocati, psicologi, operatrici sulla violenza di genere, che vedono un grave pericolo nel disegno di legge che reintroduce il concetto di patria potestà (trasformata in potestà di entrambi i genitori con il diritto di famiglia del '75) e che darebbe una forma giuridica alla controversa «Sindrome di Alienazione parentale» (Pas) che già circola nei tribunali grazie a psicologi incaricati e periti nelle cause sull'affidamento di minori.
Su questo punto, il ddl 957 proposto da Pdl e Udc sulla potestà dei genitori (Art. 316, cc) recita che se anche «il figlio è soggetto alla potestà dei genitori sino all'età maggiore o alla emancipazione» nel momento i cui «sussiste un incombente pericolo di grave pregiudizio per il figlio, il padre può adottare i provvedimenti urgenti ed indifferibili (322)»: un potere dato al padre ma non concesso alla madre; mentre nell'art. 9 propone che «il comprovato condizionamento della volontà del minore, in particolare se mirato al rifiuto dell'altro genitore attivando la sindrome di alienazione genitoriale, costituisce inadempienza grave, che può comportare l'esclusione dall'affidamento».
Ma vediamo che cosa è la Pas di cui parla il ddl 957. Per Elvira Reale, psicologa che dirige a Napoli il Centro Clinico sul maltrattamento delle donne a Psicologia Clinica (Asl) ed è docente all'Università Federico II, «la Parental Alienation Syndrome, entrata di recente nel panorama della psicologia italiana, è oggi usata in modo acritico e senza sapere come il contesto internazionale l'abbia ridotta a scienza spazzatura. Richard Gardner (autore della sindrome morto suicida che dichiarò: «C'è un po' di pedofilia in ognuno di noi», ndr) costruì questa malattia dicendo che quando un bambino rifiuta uno dei genitori, qualunque siano le ragioni, il genitore rifiutato è vittima dall'altro genitore che manipola il figlio». Questa malattia è stata definita nel 2003 come «non dimostrata e in grado di minacciare l'integrità del sistema di giustizia penale e la sicurezza dei bambini vittime di abusi» dai procuratori americani Erika Rivera Ragland e Hope Fields sulla NDAA's American Prosecutors Research Institute; e nel 2010 l'Associazione neuropsichiatrica spagnola (AEN) ha raccomandato ai suoi iscritti di non utilizzarla poiché «non ha alcun fondamento scientifico e presenta gravi rischi nella sua applicazione in tribunale».
Sebbene nel 2006 sia stato introdotto l'affido condiviso anche in Italia, che presuppone una giusta mediazione dei conflitti quando una coppia si separa, a volte sussistono casi, come violenza domestica, in cui un giudice ordina l'affido esclusivo al genitore non abusante. Ma cosa succede se il genitore abusante si appella alla Pas? «La pericolosità di questa teoria - spiega Reale - è che la falsità scientifica viene finalizzata a sollevare dalle accuse di abuso sui minori i partner, una pratica corrente nei tribunali dove i genitori maltrattanti si difendono obiettando che le accuse sono frutto di manipolazione, e dove si prevede una sola cura: imporre al minore il genitore alienato». In Italia, dove i dati parlano di un'elevata percentuale (70-87%) di violenza domestica rendere la Pas legale sarebbe una condanna per molte donne che non denuncerebbero più la violenza per paura di perdere i bambini. «Nei tribunali italiani - dice Rossella Santi, avvocata dello sportello della Casa internazionale delle donne ed esperta di diritto di famiglia - spesso quando i bambini si rifiutano di vedere il genitore maltrattante, si ricorre alla Pas, che viene usata anche per avere la domiciliazione del bambino presso il genitore rifiutato, che di solito, almeno da noi, è il padre».

Mio commento:
L'affido dei minori tramite tribunale è un'esperienza brutta ma spesso inevitabile. Io ci sono passata alcuni anni fa e mi è servita per capire tante cose e dare serenità alla mia famiglia. Ho avuto la fortuna di avere affianco a me una validissima avvocata, Barbara Felici, e di "capitare" con un giudice di buon senso. Certo, sto ancora aspettando da anni i famosi assegni di mantenimento del padre delle mie figlie, e sembra che io possa solamente aspettare, ma almeno ho risolto il problema dal punto di vista legale e formale poichè ho ottenuto l'affido esclusivo delle mie figlie. Sono a conoscenza, purtroppo, di esperienze non altrettanto andate a buon fine e spesso chi ne paga le conseguenze sono le figlie/i.
Secondo me il problema dell'affido delle persone minori in Italia esiste perchè c'è un grosso divario tra la pratica e la teoria. In teoria è giusto affidarle ad entrambi i genitori, e giusto che entrambi si responsabilizzino e che le accudiscano in modo equo, che si dividano i compiti e quant'altro. Ma in pratica i padri italiani mediamente non sono ancora in grado di farlo. Ricordiamoci che in Italia i maschi rispetto alle femmine in media lavorano meno ore dentro casa, si occupano meno dei lavori di accudimento, non usufruiscono del congedo parentale (se non in rarissimi casi), insomma non riescono ancora a essere veramente padri. Mi sembra di vedere qualche miglioramento nei padri degli ultimi anni, ma purtroppo noto la grande difficoltà che hanno a inventarsi questa nuova figura paterna, non avendo modelli di riferimento. Vengono etichettati come "mammi"!

Sulle sex workers

Ho trovato questo bellissimo filmato sulle sex workers
http://www.youtube.com/watch?v=0du4KzhKgSs&feature=em-share_video_user
guardatelo è così semplice e diretto che quasi vien da ridere.....
complimenti all'associazione http://autresregards.org/ che l'ha realizzato.
Mi sembra scontato ricordarlo, ma comunque vale la pena ribadire che le sex workers vivono una situazione terribile in quanto criminalizzate, costrette a lavorare per strada e prive di qualsiasi tutela lavorativa e personale. Sono per questo molto spesso vittime di stupri, aggressioni o uccisioni. Se poi sono clandestine la situazione è ancora peggiore perchè rischiano costantemente di essere portate nei Cie. Molte sono vittime di tratta e sfruttate fino alla morte. In generale sono considerate dallo Stato cittadine di serie B, senza nessun diritto. E tutto questo perchè la prostituzione è considerata un reato anche se lo stesso ex presidente del consiglio ne ricorreva costantemente.
Sarebbe meglio se invece si uscisse da questa situazione ipocrita ed ingiusta e si riconoscesse la libertà delle donne di intraprendere questa professione, garantendo loro diritti, tutele e sicurezza.
A questo proposito vi invito a leggere il teso della mia canzone "ricciolino d'amor" che trovate nella colonna a destra che parla proprio di questo tema.

lunedì 18 giugno 2012

20 giugno suono con Parteciparte - teatro dell'oppresso

Purtroppo non ho la locandina ufficiale, per cui scriverò solo quello che so.
Ma so che mercoledi 20 giugno collaborerò ad uno spettacolo di Teatro dell'Oppresso organizzato dall'Associazione Parteciparte in collaborazione con la Provincia di Roma.
Si parlerà della donne ed il lavoro.
Si terrà alle 18.00 nella Piazza dell'Immacolata di San Lorenzo.
Io suonerò una mia canzone accompagnata dalla fisarmonicista Valentina Mazzotta.

sabato 2 giugno 2012

Il parto a casa

Ciao sono stata impegnata ultimamente a far nascere e ad accudire la mia terza figlia Gaia, nata il 25 maggio. A questo proposito vi mando l'invito ad una interessante giornata sul parto in casa che si terrà alla Casa delle donne il 22 giugno. Lo organizza tra le altre persone l'ostetrica che mi ha  assistito, Ornella Fantini, persona meravigliosa.Ci sarò anch'io.