sabato 18 gennaio 2014

FEMMINICIDIO, BOOM DI DENUNCE ALLA PROCURA DI ROMA

vi copioincollo:

FEMMINICIDIO, BOOM DI DENUNCE ALLA PROCURA DI ROMA
I NUMERI DELLA PROCURATRICE AGGIUNTA MARIA MONTELEONE

Roma, 17 gen - Impennata nelle denunce di reati contro le donne nella procura di Roma. Lo denuncia Maria  Monteleone, procuratrice aggiunta, durante l'incontro "Femminicidio, necessità giuridica o emergenza sociale?" che si è svolto nell'Aula 1 della Corte di Assise di Roma.
Nel 2013 rispetto al 2012 le notizie di reato che comprendono tutte le ipotesi di violenza di genere (compresa quella economica), puntualizza Monteleone sono passate da 5475 del 2012 a 7295, ovvero 1820 procedimenti in più, il 33%. Le denunce per violenza sessuale, compresa quella di gruppo, sono state l'anno scorso, 742, 30 fascicoli in più rispetto al 2012. I maltrattamenti in famiglia sono passati da 892 notizie di reato a 1156 (+30%), lo stalking da 1118 casi a 1184. 
"Questi sono dati oggettivi" ha commentato
Monteleone, intervenuta a tracciare una fotografia del
fenomeno della violenza contro le donne dopo l'entrata in
vigore del decreto sul Femminicidio. Monteleone guida un
pool di 12 magistrati specializzati sul tema della violenza
contro le donne e i minori.
Monteleone ha aggiunto: "Non dobbiamo trascurare
caratteristiche e modalità della violenza sulle donne e i
minori che raggiunge modalità e gravità così brutali e
aggressive che rendono necessaria sempre di più
l'applicazione di misure cautelari". La misura cautelare più
applicata dal tribunale di Roma è stata nel 90% dei casi la
custodia cautelare in carcere. "Sta a significare che ad
avviso del Pm e del giudice non c'è altra misura più idonea
a contrastare la pericolosità sociale dell'autore della
violenza". Si è inoltre registrato "un notevolissimo aumento
dei fermi e degli arresti in flagranza di reato" che sono
passati da 155 a 218.
I numeri: nel 2013 ci sono state 127 ordinanze di custodia
cautelare in carcere, contro le 106 del 2012, 20 arresti
domiciliari (15 nel 2012), 132 divieti di avvicinamento alla
vittima, 7 i divieti di dimora, 4 conferimento a Opg e casa
di cura, 1 obbligo di firma, mentre l'allontanamento dalla
casa famigliare ha avuto un'applicazione "scarsa". In totale
ci sono stati 317 misure cautelari contro le 208 del 2012
con un incremento di quasi il 50%.
Monteleone fornisce un altro dato complessivo, le misure
cautelari, comprese di fermi e arresti in flagranza: oltre
500 nel 2013, nel 2012 erano 363.(Public Policy)

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